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Romano Prodi
Il dovere della speranza

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Il dovere della speranza

Le guerre, il disordine mondiale, la crisi dell'Europa e i dilemmi dell'Italia

di

Romani Prodi e Massimo Giannini

Editore:

Rizzoli, 2024
 

“Sono tutti buoni a parlare con san Francesco, il problema è quando devi parlare con il lupo.” Romano Prodi ne ha incontrati tanti di lupi, ma ha sempre saputo che è necessario parlare anche con i dittatori, tenendo ferme le proprie ragioni. La vera questione è la nostra perdita di orizzonti sui grandi problemi che affliggono le democrazie. Custodire e promuovere “il dovere della speranza” vuol dire non arrendersi alla progressiva evanescenza europea e continuare a credere in una politica internazionale che non sia solo uno strumento dottrinario di rese dei conti. Perché il rischio di perdere tutto è incredibilmente concreto. “Nessuno si ingegna per provare a salvare le conquiste che hanno reso l’Europa la terra dei diritti e delle libertà solidali” afferma Prodi. “Nessuno pensa a preservare e rilanciare l’eredità buona del XX secolo, che ci ha lasciato le due più immani sciagure di sempre, cioè le due guerre mondiali, ma ci ha anche donato la più grande invenzione delle democrazie moderne, cioè il Welfare State.” Nel libro, frutto di una lunga conversazione con Massimo Giannini sulla posta in gioco del mondo che verrà, emergono tutti i principali nodi conflittuali di oggi: autocrazie contro democrazie, civiltà contro barbarie, la dea incompiuta e irrisolta dell’Europa fino a toccare i nervi scoperti dei problemi interni al nostro Paese. Il risultato è un confronto serrato su tutti i grandi mali che rischiano di polverizzare il lungo lavoro di costruzione politica della pace. Con una certezza: abbiamo ancora “il dovere di sperare”, soprattutto per i giovani, perché questa è la vera sfida per il futuro.


Dialoga con l’autore: Nando Pagnoncelli, sondaggista e Presidente di Ipsos Italia

In collaborazione con: CSA Coesi e Fondazione della Comunità Bergamasca Onlus


Romano Prodi
è un politico, economista e dirigente industriale italiano. Docente di economia e politica industriale nelle Università di Bologna, Trento e alla Harvard University, è stato ministro dell'Industria (1978-79) e presidente dell'IRI (1982-89; 1993-94). Fondatore e leader della coalizione dell'Ulivo, nelle elezioni del 1996 ha guidato un governo di centrosinistra (1996-98). Presidente della Commissione europea (1999-2004), in seguito alla vittoria elettorale della coalizione dell'Unione è stato nuovamente presidente del Consiglio (2006-2008). Dal 1974 al 1978 ha presieduto la Società Editrice Il Mulino. Nel 1981 ha fondato Nomisma, una delle principali società italiane di studi economici, e sino al 1995 ne ha presieduto il Comitato scientifico. Scrive editoriali per i principali quotidiani italiani, quali «L’Avvenire d’Italia», «Il Resto del Carlino», «Il Corriere della Sera», «Il Sole 24 Ore» e ogni settimana per «Il Messaggero». Nel 1992 ha condotto su Rai Uno il programma televisivo “Il tempo delle scelte”, una serie di sei lezioni di economia. Presiede il gruppo di lavoro ONU-Unione Africana sulle missioni di peacekeeping in Africa. Tra i suoi libri: Un'idea dell'Europa (Il Mulino, 1999), Ci sarà un'Italia. Dialogo sulle elezioni più importanti per la democrazia italiana (con F. Colombo, Feltrinelli, 2006); La mia visione dei fatti. Cinque anni di governo in Europa (Il Mulino, 2008); Futuro cercasi (Aliberti, 2011); Strana vita, la mia (con M. Ascione, Edizioni Solferino, 2021); Le immagini raccontano l'Europa (Electa, 2021); Il dovere della speranza. Le guerre, il disordine mondiale, la crisi dell'Europa e i dilemmi dell'Italia (con M. Giannini, Rizzoli, 2024).


Data

22 Aprile 2025

Ora di inizio

21:00

Luogo

Sala Sestini

Tematica

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Politica

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