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Carlo Spartaco Capogreco
I campi di Salò.
Internamento ebraico e Shoah in Italia

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I campi di Salò.

Internamento ebraico e Shoah in Italia

di

Carlo Spartaco Capogreco

Editore:

Einaudi, 2025
Nell’autunno del 1938 si ebbe l’avvio della persecuzione di Stato degli ebrei in Italia. Ciò non colse le vittime, propriamente, di sorpresa. Anche se molti ebrei italiani credevano ancora, nonostante tutto, a un qualche ruolo «di garanzia» e «di equilibrio» di Mussolini. Poi, dopo l’Armistizio dell’8 settembre, l’occupazione tedesca e la nascita di una repubblica collaborazionista, gli ebrei (privati dei diritti civili da cinque anni, ma non ancora avvezzi ad altri tipi di violenze) non sempre riuscirono a cogliere tempestivamente il «salto di qualità» subito dalla persecuzione. Sappiamo che il fascismo rinato a Salò in versione repubblicana si spinse, oggettivamente, sino al punto di mettere in dubbio lo stesso diritto all’esistenza degli ebrei, privandoli fattualmente della cittadinanza e dando legittimità di principio al dispiegarsi della Shoah nella Penisola. Quella grave decisione – presa, sul finire di novembre del 1943, con una semplice ordinanza, telegrafata sotto forma di circolare – dispose l’arresto, il sequestro dei beni e l’internamento degli ebrei in campi interinali locali, detti «provinciali», in attesa di essere trasferiti in altri, nazionali e di maggiori dimensioni, indicati come «campi speciali». E, di quel nuovo contesto persecutorio, i campi provinciali e la complessiva, diversificata azione di arresto e internamento – che costituiscono il focus di questo libro necessario – furono, all’epoca, strumenti tanto cruciali ed efficaci, quanto, in seguito, rimossi e (in parte ancora oggi) poco conosciuti.

Dialoga con l’autore: Giuliana Duret, docente

Carlo Spartaco Capogreco è professore ordinario di Storia contemporanea dell'Università della Calabria e consigliere scientifico del Centro di documentazione ebraica contemporanea, della rivista «Mondo contemporaneo» e del Coordinamento nazionale «Paesaggi della memoria». Tra i suoi scritti ricordiamo: Il piombo e l'argento. La vera storia del partigiano Facio (Donzelli, 2007); Renicci. Un campo di concentramento in riva al Tevere (Mursia, 2003), edito anche in lingua slovena (Mladika, 2024); Ferramonti. La vita e gli uomini del piú grande campo d'internamento fascista (La Giuntina, 1987). Ha curato l'edizione critica de L'internata numero 6, di Maria Eisenstein (Mimesis, 2014) e ha collaborato all'opera collettanea Storia della Shoah in Italia (Utet, 2010) e all'Encyclopedia of Camps and Ghettos (Indiana University Press, 2018). Per Einaudi ha pubblicato I campi del duce. duce. L'internamento civile nell'Italia fascista (2004, 2006 e 2019) edito anche nelle lingue inglese, slovena e croata (Routledge, 2019, Publicisticno drustvo Zak 2011, Golden marketing-Tehnicka knjiga 2006) e I campi di Salò. Internamento ebraico e Shoah in Italia (2025). Ha collaborato inoltre al Dizionario della Resistenza (2001), al Dizionario del Fascismo (2002) e al Dizionario dell'Olocausto (2004).

Data

25 Aprile 2025

Ora di inizio

19:30

Luogo

Spazio Incontri A2A - Cortile della Biblioteca Caversazzi

Tematica

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Memoria e resistenza

Tipologia

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Presentazione

Ingresso

Libero